Dopo un’estate tra allenamenti e preparativi per il matrimonio in vista il 3 ottobre, inizia finalmente la stagione 2009/10 con il gigante di Sölden il 25 ottobre, piazzandosi 11°. È un piazzamento che stupisce, dato il poco allenamento sugli sci durante l’estate. Oltre a stupire dà sicuramente la giusta carica per il proseguire della stagione.
Passato un mese, in cui è stato a letto 2 settimane a causa dell’influenza suina, arriva il gigante di Beaver Creek (5 dicembre). La pista e la neve, oltre alla debolezza e al fuso orario, non aiutano e Alex finisce così la gara piazzandosi 24°.
Tornato a casa si parte quasi subito per il gigante in Val d’Isere (12 dicembre). La pista è quella dei mondiali della stagione precedente ed è sicuramente più adatta alla tecnica del talentuoso gigantista. Ottiene così un ottimo 9° posto che poteva già valere una convocazione per le Olimpiadi. Però i criteri di qualifica fissati dalla Federazione stabiliscono che contano solo risultati nei primi 8 e quindi bisogna far meglio.
Ed ecco che Alex coglie così l’occasione in Alta Badia (20 dicembre), altro gigante spettacolare e difficile. Raggiunge in questa gara il suo secondo miglior piazzamento in Coppa del Mondo, piazzandosi al 6° posto, a soli 34 centesimi dal podio. Questo risultato gli regala abbastanza punti per entrare nel primo gruppo di merito del gigante e dedicarsi così al Natale trascorrendolo con la famiglia in armonia e serenità.
Durante le vacanze si è preparato per Adelboden (9 gennaio), allenandosi insieme al fratello Ivan che lo segue quasi sempre. Il gigante di Adelboden non promette molto bene, a causa del brutto tempo e dei troppi panettoni mangiati durante le vacanze. A causa del tempo non si riesce neanche a terminare la prima manche; Huijara decide così di annulare il gigante e di recuperarlo a Kranjska Gora.
A poche settimane dal grande evento mancano ancora due gare, che si disputano a Kranjska Gora (29-30 gennaio). Per Alex non sono più decisive per quanto riguarda l’Olimpiade, avendo già la convocazione sicura, ma poco importa. L’Olimpiade non è l’unico obiettivo, la costanza in Coppa del Mondo è per lui di uguale importanza. Il recupero di Adelboden è maledetto dal brutto tempo anche a Kranjka Gora. È una gara in un certo senso strana, nella quale Alex non si trova molto a suo agio: non trova il giusto equilibrio con le circostanze, ma ottiene pur sempre un 17° posto. Ed ecco che si prepara al giorno dopo. Il sabato inizia già con il piede giusto per quanto riguarda le condizioni meteo e sembra prospettare bene. Si parte e subito si nota un gesto diverso dal giorno prima, molto più pulito, armonioso ed efficace. Infatti conclude in 6ª posizione. Tra una manche e l’altra discute con i famigliari, soprattutto con Ivan, sulla scelta del materiale. Nella seconda manche parte con la stessa convinzione e compie una sequenza di porte ad altissimo livello, ma ecco l’errore. In una curva verso destra si inclina troppo ed ecco che lo scarpone tocca la neve e lo fa scivolare, ma Alex non ci sta ad uscire. Si rialza con un gesto al limite e continua la sua gara. Sicuramente ha buttato via un posto a ridosso del o sul podio, ma nonostante tutto, al termine della gara, Alex può vantare un ottimo 7° posto.
Dopo poche settimana arriva il grande evento, i giochi olimpici a Vancouver. La gara di gigante è fissata per il 21 febbraio. Alex e Simoncelli si sono allenati dal 14 al 18 a Nakiska, a un’ ora di volo da Vancuover. Alex giunge a Whistler il 19 e viene subito informato che la gara è stata spostata al 23. Le condizioni climatiche di Whister sono estreme e la neve ha subito molte trasformazioni. La forma fisica è molto buona e anche il gesto sugli sci promette bene. L’unica incognita è la scelta del materiale e a renderla ancora più difficile è la scelta dello staff tecnico di far partire verso casa proprio lo skimen che doveva occuparsi del materiale di Alex. Quindi Alex rimane solo nella preparazione e nella gestione materiali e gli tocca affidarsi allo skimen dell’austriaco Benni Raich. È come se la Ferrari usasse i meccanici Mercedes! Arriva il giorno della gara e già dopo la ricognizione Alex sa di avere l’attrezzo sbagliato ai piedi, ma i tempi stretti non gli consentono di cambiare e così si concentra sulla sua prestazione. Purtroppo nella prima manche un grave errore gli fa perdere troppo tempo e a malincuore svanisce il sogno per una medaglia. La sbagliata scelta dei materiali si vede guardando i parziali di gara. Nell’unico tratto di gara dove c’era pendenza (ultimo intermedio all’arrivo) la sua prestazione è da podio, 3° e 4° tempo nelle due manche e ogni volta 30 centesimi più veloce di Janka, medaglia d’oro. Alex conclude la gara con un 18° posto, un po’ deluso delle circostanze, ma pur sempre soddisfatto e felice di aver partecipato di nuovo all’evento più importante, l’Olimpiade.
Finite le Olimpiadi, Alex si prepara subito alla prossima gara, le finali di Coppa del Mondo a Garmisch-Partenkirchen (12 marzo). Si allena con Ivan e partecipa anche a una gara di Coppa Europa (6° posto), cogliendo così l’occasione di testare sci nuovi. Arriva dunque il giorno della gara di Garmisch. Nella prima manche con uno sci nuovo e poco usato e nonostante qualche errore si piazza 9°. La seconda manche cambia sci e si migliora, riuscendo così anche a recuperare 2 posizioni finendo al 7° posto. Questo piazzamento è il miglior modo per concludere la stagione di Coppa.
La sua costanza e gli ottimi risultati raggiunti in questa stagione gli regalano il 10° posto nella classifica finale di specialità; il 2010 diventa così la sua miglior stagione.